Britta Teckentrup
Gallucci Editore
Volpe aveva avuto una vita lunga e felice,
ma ormai era molto stanca.
Diede un ultimo sguardo al suo amato bosco,
chiuse gli occhi e si addormentò per sempre.
L’autrice ed illustratrice tedesca Britta Teckentrup racconta con grande sensibilità la scomparsa di qualcuno che ci è caro.
C’è tristezza in questo libro, perché bisogna educare i bambini ad accogliere la tristezza senza esserne spaventati. La tristezza però si trasforma presto in un richiamo per la comunità di vicinanza e condivisione, e, attraverso questo sostegno reciproco tornano i sorrisi pensando a chi non c’è più.
La chiave di lettura è tutta nella prima frase. C’è un tempo per tutti, l’importante è farsi sorprendere felici, l’importante è il saluto, quell’”ultimo sguardo al suo amato bosco”.
È questo che dobbiamo spiegare ai bambini, non dobbiamo aver paura della morte, l’importante è farci trovare vivi quando arriva. L’importante è sentire lo sguardo di saluto della persona che se ne è andata dentro di noi.
Il libro mostra anche come trasformare l’assenza in presenza attraverso il ricordo. Raccontando come l’albero dei ricordi possa far sentire ancora la volpe presente e viva nella memoria di tutto il bosco. Ma prima ancora che con le parole lo fa con le immagini e i colori: quell’arancione vivo del manto della volpe che muore diventa l’arancione delle foglie del maestoso albero che diventa sempre più ricco man mano che i ricordi vengono raccontati da chi alla volpe voleva bene davvero.
Il ricordo, così come l’albero del bosco, è dove tornare per sentire ancora la presenza di chi non c’è più, sentirne il calore e la vicinanza.