Adolescenti e social network

I SOCIAL NETWORK

Ammettiamolo: rispetto a questo argomento avete un po’ mollato la presa, avete scelto di non intraprendere una battaglia ogni volta che vedete vostro figlio intento a pubblicare video su una bacheca virtuale, vi siete pian piano convinti che, in fondo, non può essere poi così deleteria come cosa…

Non posso che darvi ragione… per svariati motivi i social sono diventati parte della vita di tutti, si lavora con i social, si mantengono relazioni sociale, ci si informa, si approfondisce e si cerca quello che ci incuriosisce… In questo periodo, poi, hanno mostrato tutta la loro utilità nel preservare quel briciolo di socialità essenziale per noi adulti e ancor di più per gli adolescenti…

Come tutto il resto, i social non sono da demonizzare o da avvallare per partito preso, l’importante, come sempre, è comprendere il senso che i ragazzi danno alle relazioni virtuali.

Per prima cosa cerchiamo di comprendere meglio questo fenomeno. Andate un po’ indietro nel tempo a quando vi ispiravate alle ragazze della tv per scegliere un maglioncino o un paio di jeans, bene, oggi sono state sostituite dalle influencers! Non c’è molta differenza, solo che adesso si percepisce maggior vicinanza con chi vorremmo imitare, si percepisce anche che è facile arrivare alla fama e al successo che hanno e che chiunque (anche noi!) potremmo essere lei o lui un giorno non troppo lontano.

Sempre nei vostri ricordi pescate quelle feste di compleanno o quegli eventi che organizzavate nel dettaglio, dalla scelta dei vestiti, al luogo, a quello che avreste detto o fatto… poteva capitare che dalla quantità di gente presente al vostro evento si decidesse la vostra popolarità e il vostro futuro sociale… Oggi ci sono i followers! I ragazzi organizzano video o fanno foto o cercano frasi di sicuro effetto per captare quanti più spettatori possibili e quindi quanti più followers. La differenza è che adesso abbiamo a che fare con centinaia o migliaia di persone e questo può allontanare un po’ dalla realtà, pensando di “conoscere” ognuno dei millemila followers che apprezza la nostra identità virtuale.

Sempre dal vostro passato ripercorrete le interminabili telefonate con la vostra amica del cuore e i vostri genitori che vi intimavano di chiudere per studiare… Oppure quando cercavate di studiare alla velocità della luce per poter incontrare i vostri amici.

Perché ripescare questi ricordi?

Per capire che nulla è cambiato nei bisogni degli adolescenti… il bisogno di appartenenza, di mostrare una parte di sé accettabile e affascinante, la diversa scala di importanza che pone le relazioni sociali extrafamiliari molto più in alto dei doveri scolastici o familiari…

Allora cosa è cambiato?

Essenzialmente due cose: la velocità con cui si possono esprimere le preferenze attraverso i like, con cui in un secondo decido se quel personaggio mi piace o no, e, di conseguenza, la velocità con cui sentiamo di piacere o non piacere più; altro elemento importante di cambiamento è la quantità di pubblico che può raggiungerti o a cui si ha accesso, che toglie spessore alla complessità del singolo, che permettono di nascondersi nella nebbia dell’anonimato o di un gruppo e che riduce al minimo la responsabilità nelle relazioni.

Come ogni nuovo comportamento adolescenziale bisogna sempre pensare che non sono i social in se ad essere pericolosi, ma possono essere un buon canale per esprimere un disagio già esistente e da cui può essere difficile venirne fuori.

Quindi, che fare?

Il primo suggerimento è quello a cui probabilmente siete già arrivati: non impedire, non proibire, non mettere al bando i social, non demonizzarli…

Sarà davvero semplice eludere i vostri divieti e accedere alle varie bacheche, specialmente in questo periodo di iper esposizione ad internet. E, inoltre, se anche voi ne fate parte, mostrerete una grande incoerenza educativa.

Una volta accettati, bisognerà però condividere una vera e propria educazione social per condividere e sottolineare con i ragazzi cosa è davvero importante. Un po’ come nel passato c’è stata un’educazione stradale, civica, sentimentale… oggi c’è bisogno dell’educazione social!

Anche i social hanno delle regole: ricordate ai vostri figli che è importante non condividere contenuti che potrebbero ferire qualcun altro e segnalare tempestivamente se fossero oggetto di contenuti che hanno sentito come offensivi o addirittura violenti…  è molto importante per prevenire conseguenze pericolose.

È importante che comprendano quanto è importante non interrompere continuamente un compito per guardare anche solo un secondo gli aggiornamenti dei social. Probabilmente non accetteranno questa regola di buon grado… vale la regola dei piccoli passi: completare una singola espressione senza vedere il telefono, leggere il capitolo di storia prima di riaggiornare la pagina, spiegando loro che c’è un vero e proprio processo attentivo che se viene interrotto (anche per un secondo) porta ad allungare i tempi di svolgimento e a diminuire il profitto.

Interessarsi ai loro social, a come si presentano on line, capire se sono gli stessi che conosciamo o cambiano completamente dietro uno schermo, comprendere chi sono i loro followers, che contenuti seguono o pubblicano…. Potrebbe darvi uno spaccato interessante sulla vita di vostro figlio, e aprire un dialogo con lui…

È importante far comprendere loro anche che voi ci siete e che li vedete e li riconoscete anche nei piccoli cambiamenti giornalieri. Non mostratevi pressanti o preoccupati, non sarà utile né efficace, è uno sguardo diverso quello che vi chiedo: aperto, accogliente, sinceramente curioso e soprattutto amorevole…

Come sempre c’è un ma… data la vastità del pubblico e dato l’anonimato di molti profili, i social nascondono dei pericoli, perciò fatevi raccontare cosa fanno, se hanno conosciuto persone nuove, sia online che dal vivo, e che accade quando si siedono davanti al pc o al telefono, e abbiate un occhio più attento alle piccole variazioni.

Altro rischio che nascondono, forse anche più grave del primo, è la dipendenza e il ritiro sociale che spesso accompagnano un uso eccessivo dei social. Come vi dicevo, spesso svela un disagio precedente a cui prestare moltissima attenzione…

In questi casi, come in tutti in casi in cui “qualcosa non vi torna”… Contattate un professionista che possa aiutare vostro figlio e comprendere cosa si cela dietro i suoi comportamenti.

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